domenica 30 giugno 2013

Scrivendo sulla storia n. 4 del 30 Giugno 2013

Una merendina (giusta) al giorno evita la fame e aiuta la dieta: la grelina, nuova frontiera della lotta all'obesità.

Non tutte le merendine sono uguali. Anche uno snack può diventare alleato di una dieta equilibrata. Attenti però perché ogni snack (o merendina) ha una sua caratteristica particolare: mentre è risaputo che molte merendine contengono sostanze che direttamente o indirettamente creano nuovo appetito e dipendenza, altre possono invece creare sazietà e rallentare nuovi attacchi di fame. Secondo uno studio dell'Università degli Studi di Milano, optando per alcuni snack piuttosto che per altri è possibile assicurarsi una congrua dose di grelina: quando i livelli di questo ormone nel sangue aumentano, la fame si placa e torna a farsi sentire solo dopo un periodo più lungo.
Uno snack a base di wafer
Un wafer associato al latte: ecco lo snack che ritarda la fame.
La grelina è un ormone prodotto da un'area dello stomaco chiamata antro gastrico che agisce a livello del sistema nervoso centrale, determinando una sensazione di sazietà. Un elemento molto importante perché paradossalmente uno snack può contenere più grassi di un altro, e quindi in termini assoluti essere ritenuto più dannoso, e invece il fatto di saziare di più lo rende anche più efficace nel tenere sotto controllo la fame per più tempo. Dove reperire dunque, uno snack carico di questa sostanza? Dovunque. In ogni negozio di alimentari, in tutti i supermarket, sui ripiani di tutti i bar potete trovare (tra i tanti snack in vetrina) un pacchetto di wafer al cioccolato ripieno di latte e nocciola, quello in cui è associato ai livelli più elevati di grelina, quello che sazia di più. Questo perché il valore nutrizionale di un alimento dipende da numerose variabili. Innanzitutto dal contenuto in macronutrienti, ossia carboidrati, grassi e proteine che possono trovarsi miscelati in proporzioni diverse a seconda dei vari snack. Inoltre contano anche la digeribilità e assorbimento in quanto se i nutrienti non riescono a entrare in circolo, il suo beneficio sull'organismo è praticamente nullo.Ecco perché alcuni snack funzionano meglio di altri, limitando il picco glicemico post-assimilazione, quindi saziando di più e riducendo la ricerca di nuovo cibo per un periodo superiore e soprattutto 'sguinzagliando' più grelina, l'ormone della sazietà oggi sotto i riflettori della scienza che vedono in essa una nuova arma nella lotta all' obesità.
 
Questo post è stato pubblicato il 30 Giugno 2013 su Cervelliamo blog

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