Dieci anni di patente a punti tra scuse, tagli e infrazioni...
Il 1 Luglio 2003 entrava in vigore la patente a punti. Ha dieci anni di vita la norma del Codice della Strada
che infligge ai trasgressori oltre alla sanzione pecuniaria, anche la
parziale decurtazione della validità della propria patente fino ad un
massimo di venti punti. A quel punto l’automobilista si vede revocare il
documento e deve affrontare di nuovo l’ iter del conseguimento. In
questi anni abbiamo letto e sentito le scuse peggiori da parte degli
automobilisti italiani pur di sottrarsi al provvedimento comminato. Ed
ecco che moto di grossa cilindrata risultavano guidate da nonni/e
ottantenni (a volte già decedute da anni), o automobili da 200 km/h
erano affidate quel giorno a badanti o dipendenti stranieri, tutti
compiacenti.
Il provvedimento, fortemente voluto a suo tempo dal secondo governo-Berlusconi su pressione dell’opinione pubblica, ha in questi anni visto calare il numero di incidenti stradali e morti (-44,7%), ma ha registrato la perdita da parte dei quasi 38 milioni di patentati di più di 2 punti a testa (86 milioni di punti circa sottratti).
Una vera mattanza che pone gli italiani tra gli automobilisti più indisciplinati d’Europa.
Vittime della mannaia taglia-punti sono stati in prevalenza i neo-patentati, che hanno come parziale
Il provvedimento, fortemente voluto a suo tempo dal secondo governo-Berlusconi su pressione dell’opinione pubblica, ha in questi anni visto calare il numero di incidenti stradali e morti (-44,7%), ma ha registrato la perdita da parte dei quasi 38 milioni di patentati di più di 2 punti a testa (86 milioni di punti circa sottratti).
Una vera mattanza che pone gli italiani tra gli automobilisti più indisciplinati d’Europa.
Vittime della mannaia taglia-punti sono stati in prevalenza i neo-patentati, che hanno come parziale
attenuante a loro carico che le decurtazioni durante i primi tre anni
di guida valgono il doppio. Più brave e rispettose le donne, autrici del
25% delle infrazioni, rispetto al 75% imputate agli uomini.
Le violazioni più comuni rilevate sono state l’eccesso di velocità, la guida senza cinture, il mancato rispetto dei semafori e l’uso del cellulare durante la guida. Ad oggi, secondo i dati aggiornati al 2011 si è arrivati a 11 morti e 800 feriti al giorno, che è sicuramente incoraggiante per la strada che si sta intraprendendo. Dietro l’angolo c’è l’attesa (e discussa) introduzione del reato di Omicidio Stradale.
Chi in questi anni non ha subito sanzioni, con il bonus di due punti/anno maturato finora, gode ora di 30 punti sulla propria patente. E’ possibile conoscere il proprio saldo con una telefonata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al numero 848.782.782 o può connettersi a www.ilportaledellautomobilista.it.
Le violazioni più comuni rilevate sono state l’eccesso di velocità, la guida senza cinture, il mancato rispetto dei semafori e l’uso del cellulare durante la guida. Ad oggi, secondo i dati aggiornati al 2011 si è arrivati a 11 morti e 800 feriti al giorno, che è sicuramente incoraggiante per la strada che si sta intraprendendo. Dietro l’angolo c’è l’attesa (e discussa) introduzione del reato di Omicidio Stradale.
Chi in questi anni non ha subito sanzioni, con il bonus di due punti/anno maturato finora, gode ora di 30 punti sulla propria patente. E’ possibile conoscere il proprio saldo con una telefonata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al numero 848.782.782 o può connettersi a www.ilportaledellautomobilista.it.
Questo post è stato pubblicato il 3 Luglio 2013 su Cervelliamo blog
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