Anniversari che non si dimenticano: aspettando l'11 settembre /4
In
quella terribile mattina dell'11 settembre 2001, quando il più
grave attentato terroristico della storia degli Stati Uniti venne
portato a termine da quattro commando di terroristi arabi, 19 in
tutto, solo uno dei quattro aerei dirottati dai fanatici islamici non
giunse a colpire il bersaglio prefissato, e questo fu per merito
della eroica rivolta dei passeggeri.
La
vicenda del volo n.93 della United Airlines, in servizio tra New York
e Los Angeles, è ormai chiara nelle sue linee generali.
E'
ormai chiaro che i 33 passeggeri e i 7 membri dell'equipaggio di quel
volo furono informati di quanto stava accadendo sugli altri tre
veivoli dirottati dai terroristi, e capirono che il loro aereo era
stato anch'esso dirottato per scagliarsi contro un bersaglio
simbolico. Nonostante le frasi menzognere e tranquillizanti che un
dirottatore rivolgeva a loro per tenerli sotto controllo, si resero
conto che a loro restava una sola, estrema possibilità di
sventare il piano criminale.
Alla testa del contro-commando si posero Tom Burnett e Tod Beamer: il piano era aggredire all'improvviso i terroristi, disinnescare la bomba e penetrare nella cabina di pilotaggio per prendere il controllo dell'aereo facendolo deviare dal bersaglio.
Alla testa del contro-commando si posero Tom Burnett e Tod Beamer: il piano era aggredire all'improvviso i terroristi, disinnescare la bomba e penetrare nella cabina di pilotaggio per prendere il controllo dell'aereo facendolo deviare dal bersaglio.
I
passeggeri riuscirono a neutralizzare e forse anche uccidere due
terroristi, quelli che sostavano fuori dalla cabina e servendosi
degli estintori di bordo come armi di fortuna, e a lanciare l'assalto
alla cabina di pilotaggio nella quale gli altri due avevano intanto
sopraffatto ed ucciso i due piloti del volo di linea, e si
apprestavano ad lanciare l'aereo come una bomba kamikaze verso un
obiettivo simbolico della civiltà occidentale, probabilmente
la Casa Bianca o il Congresso.
Le
registrazioni sonore di quei minuti di grida concitate e urla di
vittoria, testimoniano che lo scontro fu fino all'ultimo respiro, in
un'assurda improvvisata battaglia corpo a corpo tra passeggeri e
terroristi.
Anche
il modo in cui si concluse fu esso assurdo, ingiustificabile come
tutto il resto: pur di non desistere dal loro folle gesto, i
dirottatori puntarono l'aereo in picchiata, disintegrandosi
nell'impatto al suolo.
Cinque
anni dopo il dramma della Pennsylvania, il dramma è stato
rievocato in un film americano, United 93 che ha avuto notevole
successo e che descrive bene anche lo sconcerto e l'impaccio delle
autorità civili e militari, che non sanno come affrontare
un'emergenza così anomala e imprevista.
Questo post è stato pubblicato l'11 settembre 2013 su Cervelliamo blog