lunedì 9 settembre 2013

Scrivendo sulla storia n. 26 del 9 settembre 2013

Anniversari che non si dimenticano: aspettando l'11 settembre / - 2

Ci sono date, anniversari che non si dimenticano, e che ogni volta che ricorrono riportano alla mente una o cento storie. Storie anche non clamorose, ma nel complesso tutte le storie contribuiscono a rendere l'avvenimento indimenticabile. Al centro di esse ci sono sempre uomini e non che con il loro operato, o con la sola presenza, hanno scritto la storia. E probabilmente hanno reso quelle date indimenticabili.
Quando vide il primo aereo arrivare, Tania si trovava al 96esimo piano della torre Sud del World Trade Center, dove era impiegata. Dichiarò che temendo per la sorte del suo promesso sposo Dave, che lavorava nella torre Nord, si precipitò fino al 78esimo piano per avvertirlo. 
Intanto alle 9 e 03 dell'11 settembre 2001 un secondo aereo, anch'esso dirottato, da li a poco avrebbe impattato contro la torre Sud che poco dopo si sarebbe disintegrata al suolo. La corsa le salvò la vita, ma non riuscì a salvare il suo Dave. Per sei anni, fino al 2007, la loro storia commovente, quell'amore spezzato e la fuga dalla morte di Tania Head hanno riempito le cronache di tutto il mondo.
Tania fu eletta presidente di un' associazione dei sopravvissuti agli attacchi terroristici. E' stata ricevuta da Rudolph Giuliani e Michael Bloomberg, sindaci di New York. La sua storia è stata presa a esempio tra mille vicende legate all’11 settembre.
Foto attentato 11 settembrePeccato che fosse tutto falso. E che lei sulle Torri Gemelle non ci fosse mai stata, non aveva mai avuto alcun Dave né altri cari scomparsi nell’incidente. Un bluff totale, frutto forse della follia, magari ispirato da un morboso desiderio di notorietà.
Nessuno aveva mai avuto ragioni per dubitare della sua storia, una delle tante sfaccettature di una tragedia planetaria. Almeno fino al 2007, quando un giornalista del New York Times, incaricato di scrivere un articolo su di lei le rivolse qualche domanda in più. Domande alle quali Tania Head non fu in grado di rispondere e che permisero di appurare che la donna non aveva mai lavorato alle Twin Towers, né stava per sposarsi. Che l’11 settembre del 2001 si trovava a Barcellona, in Spagna, sua città natale, trattandosi in realtà di tale Alicia Esteve. Alicia alias Tania, per un suo disturbo della personalità, aveva bisogno di essere al centro dell’attenzione. Aveva studiato negli Stati Uniti e deciso di tornarci nel 2001: appena in tempo per calarsi nel personaggio-Tania. Subito dopo il 2007, senza fornire alcuna spiegazione per l’accaduto, la donna si è eclissata. Ma a undici anni dalla tragedia, le sue tracce sono riemerse: Alicia Esteve aveva trovato lavoro a Barcellona, ma quando nell'aprile 2012 il video-choc sulla sua storia è uscito negli Usa, la società ha deciso di licenziarla. E la follia di Alicia-Tania è di nuovo esplosa. La donna ha accusato i responsabili di essere insensibili per «aver cacciato una vittima del terrorismo internazionale». Eppure, sul suo curriculum utilizzato in Spagna, vantava ancora di essere stata presidente dell’Associazione sopravvissuti agli attentati del World Trade Center.
Questo post è stato pubblicato il 9 settembre 2013 su Cervelliamo blog

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