venerdì 11 ottobre 2013

Scrivendo sulla storia n. 32 dell'11 Ottobre 2013



Addio a Paolo Morelli, anima e leader de "Gli Alunni del Sole"


Lo ha fermato un infarto, mercoledì pomeriggio, al centro di Roma mentre era in auto con suo fratello. Paolo Morelli, tastierista e cantante, con suo fratello Bruno, chitarrista, ed altri tre musicisti, Giulio Leofrigio (batteria), Antonio Rapicavoli (sassofono) e Giampaolo Borra (basso), era universalmente riconosciuto il leder di un gruppo che aveva come nome il titolo di un romanzo: Gli Alunni del Sole.
Erano figli d'arte (il padre era un noto pianista) e questo ha sempre contaminato il loro repertorio, dandogli un'apporto di qualità musicale molto alta. Ma era anche un gruppo che cantava cose facili orecchiabili. Era l'anima poetica di una generazione pop italiana che era nata e si era affermata a cavallo degli anni “60, facendosi largo e coltivandosi un proprio spazio tra formazioni come la Premiata Forneria Marconi, le Orme da un lato e il Giardino dei Semplici, i Cugini di Campagna dall'altro. A quell'epoca non si etichettava un genere o una melodia. La si ascoltava e basta. E i gruppi più ascoltati erano quelli con i dischi più venduti.
Gli Alunni del Sole ne hanno venduti eccome di dischi. La loro prima raccolta “...e mi manchi tanto” fu la prima raccolta di tutti i singoli lanciati fino ad allora e un successo clamoroso: la dimostrazione che quel gruppo di bravi musicisti poteva spaziare da un genere all'altro, riscuotendo consensi.
Foto gruppo (1972)Singolare anche il titolo dell'album successivo “Dov'era lei a quell'ora”, datato 1972, un concept album struggente e bellissimo, che racconta di un uomo accusato, poi scopriremo ingiustamente, di omicidiio.
Il successo arriva con “L'aquilone” , “Liù”, poi qualcosa si incrina. Il mondo cambia intorno a loro. E paolo Morelli decide di non voler essere un cantante per tutte le stagioni: il gruppo sparisce di scena, lui si dedica alla pittura, salvo qualche rara, sporadica esibizione. 
L'ultima al Premio Carosone nel 2010 con “A canzuncella”. In programma c'era, a grande richiesta il ritorno del gruppo con un progetto nuovo. Sarebbe stato ancora una volta innovativo ed avrebbe stupito pubblico e critica, giura chi li consce ed ha seguito negli ultimi tempi il gruppo. Oltre che un nuovo successo.
Questo post è stato pubblicato l'11 ottobre 2013 su Cervelliamo blog

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