Addio a Paolo Morelli, anima e leader de "Gli Alunni del Sole"
Lo
ha fermato un infarto, mercoledì pomeriggio, al centro di Roma
mentre era in auto con suo fratello. Paolo Morelli, tastierista
e cantante, con suo fratello Bruno, chitarrista, ed altri tre
musicisti, Giulio
Leofrigio (batteria), Antonio Rapicavoli (sassofono)
e
Giampaolo Borra (basso), era
universalmente riconosciuto il leder di un gruppo che aveva come nome
il titolo di un romanzo: Gli Alunni
del Sole.
Erano
figli d'arte (il padre era un noto pianista) e questo ha sempre
contaminato il loro repertorio, dandogli un'apporto di qualità
musicale molto alta. Ma era anche un gruppo che cantava cose facili
orecchiabili. Era l'anima poetica di una generazione pop italiana che
era nata e si era affermata a cavallo degli anni “60, facendosi
largo e coltivandosi un proprio spazio tra formazioni come la
Premiata Forneria Marconi, le Orme da un lato e il Giardino dei
Semplici, i Cugini di Campagna dall'altro. A quell'epoca non si
etichettava
un genere o una melodia. La si ascoltava e basta. E i gruppi più
ascoltati erano quelli con i dischi più venduti.
Gli
Alunni del Sole ne hanno venduti
eccome di dischi. La
loro prima raccolta “...e mi manchi tanto” fu la
prima raccolta di
tutti i singoli lanciati fino ad allora e
un
successo clamoroso: la dimostrazione che quel gruppo di bravi
musicisti poteva spaziare da un genere all'altro, riscuotendo
consensi.
Singolare
anche il titolo dell'album successivo “Dov'era lei a quell'ora”,
datato
1972, un
concept album struggente e bellissimo, che racconta di un uomo
accusato, poi scopriremo ingiustamente, di omicidiio.
Il
successo arriva con “L'aquilone” , “Liù”, poi qualcosa si
incrina. Il mondo cambia intorno a loro. E paolo Morelli decide di
non voler essere un cantante per tutte le stagioni: il gruppo
sparisce di scena, lui si dedica alla pittura, salvo qualche rara,
sporadica esibizione.
L'ultima al Premio Carosone nel 2010 con “A
canzuncella”. In programma
c'era, a grande richiesta il ritorno del gruppo con un progetto
nuovo. Sarebbe stato ancora una volta innovativo ed avrebbe stupito
pubblico e critica, giura chi li consce ed ha seguito negli ultimi
tempi il gruppo. Oltre che un nuovo successo.
Questo post è stato pubblicato l'11 ottobre 2013 su Cervelliamo blog
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