venerdì 2 agosto 2013

Scrivendo sulla storia n. 12 del 2 Agosto 2013

Sigarette elettroniche:fanno bene o fanno male?

Un'analisi fatta dai ricercatori universitari su una tra le più diffusa marca di e-cigs, quei dispositivi elettronici cioè in cui vengono riscaldati ed evaporati liquidi sintetici con la possibile aggiunta di nicotina, ha dimostrato che queste rilasciano un massimo di nicotina pari ad un terzo di quella emessa dalla comune sigaretta, di gran lunga inferiore dunque rispetto a quella inalata con le bionde classiche. 
Lo staff del Dipartimento di Scienze Chimiche dell'Università Federico II di Napoli ha esaminato alcuni liquidi per sigaretta elettronica di una tra le più diffuse marche di e-cigs, Si tratta di soluzioni a base di acqua e aromi con in alcuni casi, l'aggiunta di nicotina
L'esame puntava ad identificare all'interno delle miscele la presenza in dosi rilevanti di metalli quali arsenico, manganese, cromo, vanadio, piombo e similari.
Le analisi hanno escluso questa possibilità, così come hanno escluso la presenza di solventi o sostanze organiche derivate da processi di lavorazione industriale, altrettanto tossici e nocivi. 
Una sigaretta elettronica o e-cigs.
Per lo studio è stato utilizzando un modello di e-cigs con la maggior concentrazione di nicotina.
Si è rilevato che dieci aspirazioni di questa e-cigs, il contenuto complessivo di nicotina aspirato è mediamente di 0,3 mg per ml, dunque un terzo rispetto ad una sigaretta tradizionale (che mediamente rilascia 0,9 mg per ml per 10 aspirazioni).
Un dato notevolmente al di sotto del limite previsto dalla legge per la la sigaretta comune, che è 1 mg per ml.
Questo prodotto è dunque confermato come un'alternativa al fumo e uno strumento di lotta al tabagismo, in quanto consente agli utenti di non rinunciare ad assumere una dose seppur minima di nicotina attraverso la sigaretta elettronica, limitando in parte il disagio della dipendenza per chi decide di smettere.
Tra gli effetti positivi si potranno anche immaginare gli effetti benefici sulla salute dei fumatori, e una significativa riduzione della spesa pubblica per la sanità.  
Restano in piedi tutte le riserve e le attenzioni verso le miscele, sulla cui composizione dovrà vigilare il Ministero della Salute, introducendo accertamenti sulle produzioni di liquidi che vengono immessi sul mercato in Italia e all'interno della Comunità Europea.
Questo post è stato pubblicato il 2 Agosto 2013 su Cervelliamo blog

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